Sicily al Fresco è un’Associazione Culturale fondata a Trapani nel 2017, per iniziativa di quattro donne siciliane. Ognuna di noi ha un background di studi ed esperienze diverse in ambito archeologico, turistico, culinario e scolastico.

Scopri chi siamo e perchè ci chiamiamo così
Contattaci
+39 333 4610560
Via Giaconia 3, Trapani
info@sicilyalfresco.com
Image Alt

Agrigento

Agrigento e la sua provincia

La Provincia di Agrigento è poco conosciuta e molto interessante: lungo la costa si trovano spiagge bellissime e quasi deserte, nell’entroterra sembra talvolta che la modernità non sia ancora arrivata e nel capoluogo c’è uno dei siti archeologici più belli del mondo.

Valle dei Templi

Partiamo proprio da Agrigento: la Valle dei Templi è un sito che lascia a bocca aperta chiunque, esperti di archeologia e non.

Si può visitare velocemente in un’ora e mezza, come anche passarci mezza giornata, senza stancarsi mai.

Non ci sono solo i templi greci, ma anche una estesa necropoli cristiana con dei sotterranei suggestivi, un quartiere romano-ellenistico, un ricchissimo museo archeologico e il giardino della Kolymbetra, con la sua vegetazione florida e antichi cunicoli che in antichità servivano sia per l’approvvigionamento idrico che come vie di fuga.

Il centro di Agrigento non è tra i più monumentali della Sicilia, ma vale la pena visitare almeno la Biblioteca Lucchesiana, il Teatro Pirandello e la Cattedrale. Appena fuori città si trovano la Casa Museo dello scrittore Luigi Pirandello e la cinquecentesca Torre di Carlo V a Porto Empedocle.

Se si sceglie di visitare la Provincia consigliamo di pernottare ad Agrigento: da qui si possono prendere tre direzioni principali, verso nord, ovest o est.

In direzione ovest

Riserva naturale di Torre Salsa

Si seguono itinerari insoliti, per chi vuole esplorare una parte di Sicilia ancora autentica, priva di abbellimenti per turisti.

Lungo la costa usciti da Agrigento si incontra la famosa Scala dei Turchi, una imponente scogliera naturale a gradoni di marna. Formazioni altrettanto belle e meno affollate si trovano anche più avanti, a Capo Bianco, Bovo Marina e nella Riserva Naturale di Torre Salsa, famosa per le tartarughe Caretta Caretta che ogni anno vi vengono a deporre le uova.

Per gli amanti della natura, e soprattutto del bird-whatching, vale la pena visitare la Riserva LIPU del Lago Gorgo e la Riserva Naturale Foce del Fiume Platani, entrambe poco distanti.

Sciacca

Sciacca può essere una tappa interessante: al centro si trovano il Castello Luna, il Museo Scaglione, il Duomo ed altre chiese di impianto normanno. Appena fuori città si trova un posto molto particolare, che consigliamo per la sua stranezza: il Castello Incantato, un museo all’aperto realizzato da un artista contadino, dove si conservano un centinaio di teste scolpite su pietra e legno.

La Riserva Naturale di Monte San Calogero è un altro sito interessante, sia per la natura che per le grotte archeologiche che vi si conservano. Proseguendo si trovano anche le spiagge di Capo San Marco e Porto Palo.

Menfi è la successiva cittadina che si incontra: centro vinicolo di eccellenza, è il luogo ideale per degustazioni di qualità.

Andando verso i Monti Sicani si raggiunge Sambuca di Sicilia, che ha avuto molti riconoscimenti come uno dei borghi più belli d’Italia. Passeggiando per i vicoli del centro storico si incontrano palazzi barocchi e moltissime chiese, il Teatro ottocentesco l’Idea (se possibile consigliamo di visitarlo), il Palazzo Panitteri con un interessante museo archeologico.

Fuori dal centro si trova il Lago Arancio, presso il quale di possono vedere dei mulini e il fortino di Mazzallakkar, costruito in epoca araba e oggi semisommerso dalle acque del lago.

Caltabellotta

Caltabellotta è fuori dalle rotte del turismo di massa e si raggiunge da una strada a tornanti non proprio agevole, ma quando sarete arrivati ne sarà valsa la pena! La cittadina è infatti arroccata sulla cima di un monte dal quale si dominano i Monti Sicani e un paesaggio vastissimo. Tutti gli abitanti sono orgogliosi dell’altezza della loro città e tengono sempre a precisare con orgoglio che dalla rocca si possono contare ben 26 paesi! La cattedrale, la Chiesa della Pietà, l’Eremo di San Pellegrino con le sottostanti grotte, il Museo Civico con le opere dell’artista caltabellottese Rizzuti e il suo studio poco distante… la cittadina merita davvero alcune ore, che saranno di bellezza e relax.

Burgio

Burgio è un altro centro sui Monti Sicani che non compare mai nei percorsi turistici, eppure è interessante. La cittadina è conosciuta soprattutto per le ceramiche, che qui si producono dall’epoca araba, e per le campane, la cui tradizione risale al 1500.

Per conoscere le ceramiche consigliamo di visitare il Museo MUCEB, dove si conservano pezzi di pregio che raccontano tutta l’evoluzione della ceramica burgitana. Consigliamo di farsi guidare dal personale del Museo, che sa trasmettere la passione per quest’antica arte locale. Esistono anche molti atelier e laboratori artigianali, dove si possono acquistare pezzi d’arte o souvenir.

Per le campane è invece d’obbligo una visita alla fonderia Virgadamo: esiste dal ‘500 e produce le campane a mano, ancora con la tecnica antica. È un luogo di lavoro, quindi non aspettatevi né una calda accoglienza, né un ambiente curato: il posto vale una visita proprio perché è autentico e rappresenta una produzione d’eccellenza della Sicilia meno famosa.

A Burgio si trovano anche un Museo delle Mummie, il Castello e la Chiesa Madre. Sui monti circostanti si possono fare belle passeggiate, ad esempio nella Riserva Naturale Orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio.

Verso nord

È un itinerario che consigliamo soprattutto agli appassionati della natura, perché si snoda attraverso i Monti Sicani e include molte Riserve e luoghi incontaminati. Le principali sono la Riserva Naturale Monte Cammarata e quella di Palazzo Adriano e Valle del Sosio. È un’ottima zona dove mangiare formaggi indimenticabili ed altri prodotti tipici, come miele e alcuni dolci.

Nei dintorni di Raffadali, in particolare sul Monte Guastanella, si trovano sparsi moltissimi resti archeologici di epoca preistorica greca e romana, consigliati prevalentemente ai veri appassionati di archeologia. Anche a Sant’Angelo Muxaro si trovano vaste necropoli antiche e in particolare la Tomba del Principe, che è la più ampia di tutta la Sicilia. I resti qui rinvenuti sono esposti in parte al MuSAM, un interessante museo archeologico. Nei pressi è anche la Riserva Naturale Integrale Grotta di Sant’Angelo, visitabile con esperti speleologi.

Bivona è un centro in cui la spiritualità cristiana si è espressa soprattutto nella costruzione di molte chiese, alcune ancora esistenti, altre ridotte in ruderi. Molti i conventi, Monasteri, Collegi ed edicole sacre sparsi in tutto il territorio. Al centro storico si possono vedere, come in una caccia al tesoro, anche alcuni palazzi nobiliari, molti resti frammentari di mura e torri difensive.

Anche Santo Stefano Quisquina è un luogo di spiritualità, legata in questo caso ad una figura di venerazione speciale, quella di Santa Rosalia. Nel ‘600 un importante eremo è stato costruito per devozione presso la grotta dove la Santa Patrona di Palermo avrebbe vissuto ed è sempre stato meta di pellegrinaggi. Esiste un bellissimo itinerario naturalistico lungo all’incirca 180 km che collega l’Eremo a Monte Pellegrino a Palermo, altro luogo importante perché lì Rosalia morì e venne sepolta.

L’eremo è collegato alla Chiesa Madre di Santo Stefano da cerimonie che si svolgono ogni anno, durante le quali si portano in processione alcune reliquie della Santa da un luogo all’altro.

Verso est

Anche andando verso Est la costa è quasi tutta sabbiosa, con insenature molto belle. Le località di Marina di Palma, San Nicola e Marianello sono le più rinomate.

Poco distante dalla costa si incontra Favara, una località insolita nel panorama culturale siciliano: l’antica Kasbah è infatti stata trasformata in un centro culturale e turistico – il Farm Cultural Park – che è considerato la sesta meta al mondo per l’arte contemporanea. In città ci sono anche resti di altre epoche, ad esempio il bel Castello Chiaramontano con la vicina Piazza Cavour e molti palazzi nobiliari che vi si affacciano.

Nella zona di Aragona si trova la Riserva Integrale delle Macalube, posto affascinante dove avvengono frequenti fenomeni eruttivi di fango. Purtroppo la zona dei vulcanelli è stata chiusa al pubblico perché ritenuta pericolosa. In città si può visitare la Cripta al sotto della Chiesa del Rosario e la Piazza Umberto I.

Racalmuto è il paese dello scrittore Leonardo Sciascia, set letterario di alcune sue opere. Vi si trova il Castello Chiaramontano.

Un paese molto piccolo e pieno di storia è Comitini, che si trova in una zona nota fino agli anni ’70 per l’estrazione dello zolfo. In paese si può visitare il Museo delle Miniere e il Parco minerario, dove sono molti resti di archeologia mineraria e della cultura zolfifera.

A Canicattì si trovano moltissime chiese, soprattutto la Chiesa Madre dalla quale si ha anche una bella vista. Molti i Palazzi nobiliari, interessante il Teatro Sociale di Basile. Si possono vedere i resti del Castello, da cui proviene una preziosa Armeria adesso a Torino. Gli appassionati possono esplorare alcune zone archeologiche nei dintorni, non proprio ben conservate.

Naro ha origini antiche, di cui conserva molti resti; purtroppo nel 2005 il paese è stato molto danneggiato da una frana, che ha parzialmente distrutto anche il Duomo.

Il Santuario di San Calogero, la Chiesa di San Francesco (bene protetto dall’UNESCO come simbolo di pace), la Chiesa Madre e molte altre chiese e palazzi barocchi sono ancora visibili, per lo più dall’esterno. Del medioevo rimangono la Chiesa di Santa Caterina, tratti di mura e soprattutto il bellissimo Castello Chiaramontano, mentre gli appassionati di archeologia potranno con un po’ di fortuna visitare le catacombe paleocristiane (ad esempio la Grotta delle Meraviglie) e i resti romani sparsi nelle campagne circostanti.

Anche a Palma di Montechiaro si trova un bellissimo Castello chiaramontano, appena fuori dal centro, ed anche una torre difensiva detta San Carlo. La cittadina fu fondata dalla famiglia Tomasi, alla quale deve anche la sua fama: Giuseppe Tomasi di Lampedusa, penultimo rappresentante della famiglia, scelse infatti la città e il suo elegante Palazzo Ducale come ambientazione del suo celeberrimo libro “Il Gattopardo”. Legati alla stessa famiglia sono il Monastero delle Benedettine (uno dei pochi monasteri di clausura in Sicilia) e il Santuario del Calvario, luogo spirituale e meta di pellegrinaggio.

A Palma si trovano anche molti edifici barocchi, come il Palazzo degli Scolopi, la Chiesa Madre ed altri che si possono apprezzare con una passeggiata in città.

Licata è una città interessante, perché conserva traccia di tante dominazioni e stili diversi: Dell’epoca più antica sono i resti archeologici (ipogeo Stagnone Pontillo, necropoli di Monte Petrulla, il sistema idrico della Grangela, la Fortezza di Falaride e le evidenze di epoca greca sul Monte Sant’Angelo). Gli appassionati di archeologia potranno visitare il Museo Archeologico, dove si conservano molti resti rinvenuti nei dintorni.

Tracce del periodo medievale rimangono nel Quartiere Marina, che ha un tipico impianto arabo.

Del ‘500 è il panoramico Castel Sant’Angelo, mentre più moderni sono i due stili predominanti della città: il barocco (attestato con la Chiesa Matrice ed altre belle chiese, come anche Palazzo Bosio e i Palazzi Frangipane) e il Liberty (che si ritrova invece nel Palazzo di Città, alcuni palazzi cittadini e nelle residenze nobiliari sulla collina che domina la città).

Contattaci ora