Sicily al Fresco è un’Associazione Culturale fondata a Trapani nel 2017, per iniziativa di quattro donne siciliane. Ognuna di noi ha un background di studi ed esperienze diverse in ambito archeologico, turistico, culinario e scolastico.

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Cinquant’anni dopo il terremoto, tra ricordi del passato e nuove idee.

Il Belice è un’area molto bella, che affascina per i suoi paesaggi rigogliosi ma anche per l’arte, le tradizioni religiose e gli eccellenti prodotti gastronomici.

La zona è rimasta rurale e non è quasi per niente turistica, proprio per questo andiamo a visitarla: è un pezzo di autentica Sicilia, nel bene e nel male.

Qui la gente vive ancora in modo semplice, gli uomini si incontrano in piazza ogni giorno indossando la loro tradizionale coppola, le donne dedicano molto tempo a particolari produzioni artistiche, come il ricamo e i pani decorati. Tutti hanno un forte senso di religiosità, che in alcuni casi conserva retaggi dell’antico paganesimo.

L’area del Belice comprende molti comuni, tutti diversi tra loro ma accomunati da un’unica storia: quella del terremoto del 1968 e della successiva ricostruzione. Tutti i paesi di questa zona sono stati infatti devastati da fortissime scosse che hanno provocato molti crolli e morti.

In seguito a questa tragedia ogni paese ha adottato soluzioni diverse per ricominciare a vivere: Gibellina ad esempio è diventata un’opera d’arte, Salemi è oggi uno dei Borghi più belli d’Italia, Poggioreale vecchia è stata abbandonata e ricostruita da un’altra parte.

Facciamo dunque un viaggio di un giorno per scoprire la Valle del Belice: sarà un’occasione per conoscere una Sicilia diversa da quella che vediamo sulle cartoline, autentica e anche un po’ controversa.
Qui vi racconteremo tante storie di persone e luoghi, vedremo dei musei molto particolari e assaggeremo gli ottimi prodotti gastronomici della zona.

Iniziamo la nostra esplorazione da Salemi, un paesino dalle vie silenziose, dove ci sono alcuni luoghi molto significativi, come il Castello normanno e gli antichi quartieri ebraico e musulmano. Andiamo a visitare il Museo dei Pani Rituali, per conoscere alcune speciali tradizioni religiose, e poi anche il Museo della Mafia: nelle stanze del museo proveremo l’angoscia che la mafia provoca e cercheremo insieme di capire cosa è stata e cos’è oggi la mafia siciliana.

Ci spostiamo quindi a Partanna, dove visitiamo il Castello Grifeo e pranziamo: possiamo scegliere di andare in un agriturismo, oppure di fare un pranzo veloce con degli eccellenti prodotti tipici locali. La zona vanta un gran numero di prodotti che hanno un riconoscimento ufficiale, tra cui: l’olio di oliva Val del Belice DOP, l’oliva Nocellara del Belice DOP, la Vastedda del Belice DOP, il Vino Salaparuta DOP, il Vino Valle Belice IGT, Vino Camarro IGT, Vino Salemi IGT. Altri prodotti tipici eccellenti sono il pecorino, la ricotta, il fico d’india, il miele e molti dolci.

In seguito ci recheremo a Gibellina e visiteremo il sito della città storica, dove oggi si trova il famoso Cretto di Burri, ovvero una gigantesca opera d’arte che copre le rovine dell’antica città. Infine andremo a Gibellina Nuova dove potremo vedere le molte opere d’arte che artisti famosi in tutto il mondo hanno donato alla città per risarcirla delle ferite lasciate dal terremoto.

7 ore circa
facile
Driving tour
  • Costo

    250 220
  • Non include

    Biglietti musei (a scelta tra Castello di Salemi, Museo della Mafia, Museo pani rituali, Castello di Partanna, Museo di Gibellina). Pranzo e transfer
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Tour Location

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