Sicily al Fresco è un’Associazione Culturale fondata a Trapani nel 2017, per iniziativa di quattro donne siciliane. Ognuna di noi ha un background di studi ed esperienze diverse in ambito archeologico, turistico, culinario e scolastico.

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Trapani

Trapani e la sua provincia

Trapani si trova nell’estremità ovest della Sicilia ed ha una Provincia molto varia e interessante.

Il capoluogo è una cittadina con un bel centro storico, dove si può fare una gradevole passeggiata. Il percorso sulle mura di Tramontana è imperdibile, perché costeggia il mare ed offre un bel colpo d’occhio. Vale la pena di arrivare fino alla punta, dove si trova la Torre di Ligny e da cui si vedono le Isole Egadi.

Il centro storico è molto bello ed ha moltissimi edifici e monumenti che richiamano antiche dominazioni: il Palazzo della Giudecca, il Castello di Terra, la Colombaia e poi il Corso, con Palazzo Cavarretta e molti altri edifici barocchi molto belli.

La città di Trapani è in continuità con Erice, che ha una parte bassa moderna ed una sulla cima del Monte San Giuliano che risale al medioevo. È uno dei posti più belli della Sicilia e una tappa irrinunciabile, perché nelle sue vie medievali acciottolate e nei suoi Castelli normanni sembra veramente di tornare indietro nel tempo.

In città ci sono molte chiese aperte al pubblico, il Castello di Venere con i resti più antichi della città e il Museo Cordici dove si raccolgono reperti rinvenuti nella zona. Sulle pendici del monte si possono fare bellissime passeggiate, ad esempio al Santuario di Sant’Anna o al Museo Agropastorale di San Matteo, mentre ci si gode un panorama veramente unico.

Costa nord

Su un versante di Erice si trova il paese di Valderice; il centro non è particolarmente interessante, mentre sulla costa vi si trova la Tonnara di Bonagia. È un bel posto dove si può capire come si presentava una tipica tonnara fortificata e, magari, fare un buon aperitivo a base di tonno.

Il paese che segue lungo il litorale è Custonaci: un paese piccolo al quale però vale la pena dedicare alcune ore. Il suo bel Santuario Mariano è meta di pellegrinaggio da tutta la Provincia, infatti la Madonna di Custonaci è venerata in molti paesi del Trapanese. La Riserva di Monte Cofano è un’altra attrazione, con sentieri sospesi fra macchia mediterranea e mare; questo è bellissimo su tutto il litorale del paese, con scogliere alternate a spiagge. La Grotta Mangiapane è un museo etnoantropologico all’aperto, dove sono rappresentati più di 50 mestieri antichi e si può imparare moltissimo sulla vita contadina precedente la modernità. Interessante è il Museo del Marmo, dove sono esposti i marmi che si estraggono nella zona e gli strumenti di lavoro. Vale la pena chiedere informazioni al personale del Museo, che con passione racconta storie e curiosità altrimenti sconosciute.

Da Custonaci si passa per andare nella rinomata cittadina turistica di San Vito lo Capo, conosciuta soprattutto per la bella spiaggia. Al centro del paese c’è un imponente Santuario, mentre in periferia rimangono resti di una tonnara. Ci sono moltissime cale meravigliose e, infine, la stupenda Riserva dello Zingaro.

Calatafimi Segesta è molto famosa per il sito archeologico di Segesta, uno dei più importanti della Sicilia occidentale. All’interno si può visitare il Tempio, il Teatro, l’agorà e i resti di un borgo medievale. È un sito spettacolare, da dove si gode anche una vista panoramica su tutta la zona.

Castellammare del Golfo è un’altra località turistica conosciuta per il mare e per il castello, purtroppo non visitabile. Il piccolo borgo di Scopello è caratteristico, ma ancora più bella è la Tonnara con i faraglioni, poco distante dal paese. Tra Castellammare e Alcamo sono anche alcune sorgenti termali, dove poter fare dei bei bagni rigeneranti.

Alcamo è una cittadina poco distante dalla costa (sulla quale ha comunque un litorale sabbioso). Nel centro storico sono molti palazzi nobiliari, segno di un’economia che in passato è stata molto florida. Anche le chiese sono moltissime, di ogni epoca; agli appassionati di arte religiosa si consiglia di fare una ricerca specifica prima di visitare la città. Nel territorio di Alcamo si trovano tre castelli: quello dei Conti di Modica è bellissimo e ancora visitabile, quello dei Ventimiglia sul Monte Bonifato è ridotto in ruderi (ma può essere raggiunto con una camminata ed offre una bella vista, oltre a resti archeologici) e infine il Castello Calatubo (vicino al quale sorgono una necropoli antica, la Cuba delle Rose). Resti archeologici romani sono stati rinvenuti ad Alcamo Marina, mentre reperti preistorici possono essere visitati dagli appassionati appena fuori città. Sul Monte Bonifato c’è anche una zona protetta, la Riserva Naturale Bosco di Alcamo.

Direzione sud

La costa a sud di Trapani è molto speciale, per la presenza di saline e mulini a vento. Il paesaggio è unico, soprattutto nella Riserva WWF di Paceco e Nubia e nella zona della Riserva dello Stagnone. Una delle isole di questa laguna, l’Isola di Mozia, è anche un paradiso archeologico e conserva i resti di una città cartaginese; il suo museo è forse da considerare il più completo sulla civiltà punica.

Marsala è la prima città “italiana”: Garibaldi, infatti, è sbarcato proprio qui con i suoi mille. A lui ed alla sua missione sono dedicati alcuni monumenti ed un affascinante museo. La città conserva moltissimi resti di epoca punica e romana, visibili sia nel centro storico che appena fuori città. Il Museo Baglio Anselmi è molto interessante, con resti di una nave punica davvero unica. Il Museo degli Arazzi conserva dei pezzi di ottima fattura, con una storia intrigante che vale la pena conoscere. La città è particolarmente famosa per la produzione di vini di elevata qualità: ci sono infatti innumerevoli cantine, dove si possono fare visite guidate e soprattutto eccellenti degustazioni. Molte le chiese e i palazzi, ma su tutti domina il Duomo.

Mazara è il successivo centro che si incontra in direzione sud: è conosciuta soprattutto per il suo porto peschereccio, che è uno dei più importanti del Mediterraneo. La sua vicinanza con l’Africa si evince da tutto: i tratti dei suoi abitanti, la cucina esotica, l’urbanistica. Spesso le scritte sono in doppia lingua – italiano e arabo – talvolta anche con il siciliano. Il suo centro storico è una kasbah, con numerose opere d’arte tunisine, ma è anche costellato di chiese ed edifici cristiani: fra questi spicca la Cattedrale, che è sontuosa e ricchissima di storia. Vale la pena visitare il Museo del Satiro Danzante, esempio rarissimo di statuaria greca di bronzo, rinvenuto da un peschereccio pochi anni fa. Il Museo Diocesano conserva moltissime opere di arte sacra, il Museo Civico reperti archeologici.

A Castelvetrano si trova un Museo Etnografico, ma soprattutto il Parco Archeologico di Selinunte, che è il più grande d’Europa ed è veramente affascinante. Conserva tanti quartieri dell’antica città, come la Collina Orientale con tre templi greci, l’Acropoli con templi e quartieri abitativi, il Santuario della Malophoros e moltissimi altri. Vicino è il sito delle Cave di Cusa, da dove sono stati estratti i materiali impiegati nella costruzione di Selinunte stessa. Nei dintorni sono delle belle spiagge.

Saline di Marsala
Piazza di Mazara
Selinunte

Entroterra

Questa zona è stata devastata dal terremoto del Belice del 1968 ed è stata ricostruita molto lentamente: in alcuni casi rimangono i segni della tragedia, in altri si è assistito a ricostruzioni modernistiche. È un territorio interessante, dove antico e moderno convivono e dove le tradizioni sono state mantenute con orgoglio, ma anche con molta fatica.

Gibellina

Gibellina è la città simbolo della ricostruzione: al posto della città vecchia è stato realizzato il Cretto di Burri, una distesa di cemento che ricalca strade e isolati. La città è stata successivamente ricostruita di sana pianta, pochi chilometri distante dal sito originario. È stata concepita come una città museo e realizzata grazie al contributo di artisti contemporanei che hanno donato le loro opere alla città. Per gli appassionati di arte contemporanea può essere una visita entusiasmante, perché tanti sono i nomi famosi che si ritrovano (Burri, Consagra, Quaroni, Pomodoro, Samonà). Il museo di Arte Contemporanea completa la visita.

Una visita a Poggioreale vecchia è dolorosa e affascinante allo stesso tempo: la vita nella cittadina è stata interrotta all’improvviso, le case abbandonate, le strade coperte dalle macerie. Passeggiando si ritrovano ancora gli oggetti, i quaderni, le finestre chiuse sulle pareti semi-crollate, i vasi sui balconi inaccessibili che dopo cinquant’anni, inspiegabilmente, fioriscono ancora.

A Salemi si è fatta una scelta diversa: invece di ricostruire su un nuovo sito, si è deciso di conservare i segni della tragedia e ristrutturale, quando possibile, le case e le chiese originarie. È così che si possono ancora vedere i resti della Chiesa Madre, il Castello Normanno e molte altre chiese minori comunque molto belle.

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